Un aspetto ambiguo della guerra italiana, che però condizionò oltremodo l'elaborazione della sua memoria, fu quello legato alle sue mire espansionistiche. Imperialismo che fu frustrato dai trattati di pace, come ironizzava sardonicamente in questa vignetta Scalarini, il quale sottolineava impietoso che tutte le fantasticherie di gloria d'una parte dei politici italiani si erano ridotte ad un miserabile isolotto al largo dell'Albania. Benito Mussolini ed il fascismo, una volta consolidato il potere, raccolsero i sogni infranti di grandezza dell'Italia liberale, e improntarono la politica estera su un espansionismo aggressivo. Erano i prodromi di nuove tragedie che avrebbero trascinato gli italiani in umilianti campagne - perché condotte con inettitudine, sconcertante superficialità e senza i mezzi necessari - e, alfine, nella guerra civile.