Turriaco fu occupato dalle truppe italiane nella primavera del 1915. Si presentò, quindi, la necessità che in Italia era già sorta all'indomani dell'Unità: creare la mentalità dei nuovi italiani. La scuola e la letteratura per l'infanzia ebbero un ruolo preminente, ma vi erano anche altri mezzi, come le festività patriottiche, ad esempio la festa dello statuto o il 20 settembre. In questo caso i bambini furono portati al cimitero di guerra di quel paese d'immediata retrovia carsica a rendere omaggio a coloro che - lieti, rassegnati o riottosi - furono artefici di una nuova realtà, mentre i loro papà erano militari dell'imperatore, morti o sopravvissuti, in Galizia, in Serbia o financo sul fronte italo-austriaco.