La guerra è stata utilizzata nell'ideologia fascista come il mito principale attorno a cui mobilitare l'intera società e, in prima fila, la scuola a tutti i livelli. Documenti e materiali iconografici testimoniano il modo in cui l'esaltazione di questo mito fu veicolato attraverso la propaganda di massa. L'arco cronologico che verrà preso in considerazione non sarà solo quello del Ventennio ma il ciclo storico 1915-1945, comprendendo la Prima guerra mondiale, dove il fascismo affonda le radici, e la Seconda guerra mondiale, che del fascismo è stata il banco di prova, incluso il periodo della guerra civile, vale a dire della Repubblica Sociale Italiana, insediata principalmente nel territorio bresciano. L'utilizzo delle fonti iconografiche consente di entrare direttamente nel merito dell'operazione di costruzione del mito guerriero, sintetizzando in pochi tratti l'intera retorica ideologica del fascismo, nelle sue varianti e secondo i diversi temi e nemici di volta in volta individuati. Manifesti, cartoline, fotografie, libri, riviste e giornali, quaderni, libri scolastici, oggettistica, filmati, fondi archivistici vengono così presentati unitamente all'imponente bibliografia critico-storica del periodo.