Italo Nicoletto (Oberhausen, Germania, 15 luglio 1909 - Brescia, 5 dicembre 1992) è stato dal 1924 militante comunista, confinato, volontario garibaldino in Spagna (1936), comandante dei Francs tireurs partisans nel sud della Francia (1942-43), comandante della piazza a Torino nei giorni dell'insurrezione, segretario della Federazione del Partito Comunista Italiano di Brescia nel dopoguerra, deputato al parlamento per quattro legislature e senatore della Repubblica.
Il fondo, versato a più riprese nel corso degli anni Settanta è costituito anzitutto da un epistolario (464 pezzi), conservato a suo tempo dalla madre Regina Conti. Si tratta di lettere, cartoline postali, biglietti, tutti manoscritti (eccetto alcune comunicazioni degli avvocati), redatti tra il 1927 e il 1944, stesi in massima parte dallo stesso Nicoletto e indirizzati ai genitori, alla sorella Irene e a altri parenti. Una cinquantina di lettere sono della moglie Maria Pippan, altre di amici, compagni di partito e di carcere, avvocati.
Questo epistolario è integrato da fotocopie di materiali provenienti dal Casellario Politico Centrale e dalla Sezione Confino dell'Archivio Centrale dello Stato di Roma; dall'Archivio del Tribunale Supremo Militare e del Tribunale Militare di Guerra della IV Armata.
Nella prima parte del fondo conservato in 3 buste sono inoltre presenti tessere, corrispondenza del dopoguerra, ritagli a stampa e documentazione varia sull'attività di Nicoletto. Sono state anche ordinate, quale integrazione a questa prima parte del fondo le carte personali donate dai familiari del senatore; le ultime 7 buste, suddivise per argomenti, comprendono carteggi e manoscritti relativi alla guerra di Spagna, all'antifascismo e Resistenza, neofascismo, attività politica, di partito, parlamentare ed amministrativa.