Guglielmo Zatti (Brescia, 17 aprile 1907 - ?) giornalista, visse dal 1930 al 1942 all'estero avvicinandosi all'ambiente dei fuoriusciti comunisti; rientrato in patria prese contatto con l'antifascismo bresciano. Fondò il locale foglio clandestino "Vivi" e nel dopoguerra il settimanale "Ordine nuovo", dal 1947 abbandonò la politica attiva. Il fondo raccolto in una busta e un album conserva una serie di fotocopie, tutte relative alle vicende dello Zatti dal 1932 al 1942, provenienti dall'Archivio Centrale dello Stato, fondi Ministero dell'Interno, direzione generale della Pubblica Sicurezza, Casellario Politico Centrale, Ministero degli affari esteri e della Prefettura di Brescia; tali fotocopie contengono note informative di fonte confidenziale.
Seguono una serie di manoscritti e dattiloscritti inediti, alcune centinaia di cartelle degli anni Settanta, dove lo Zatti analizza criticamente il quadro politico italiano dell'epoca.