Versato alla Fondazione Micheletti tra il 1985 e il 1990 da Gianni Bonardi, nipote di Carlo, abbraccia un periodo compreso tra la fine dell'Ottocento e la metà degli anni Cinquanta, rappresentando un'ampia selezione della vasta raccolta fotografica della famiglia Bonardi. È stato riprodotto in 958 negativi e relativi provini con una selezione di 384 stampe.
Carlo Bonardi (Brescia, 1877-1957), laureatosi in giurisprudenza a Roma, entrò nelle file zanardelliane nel 1899 e fece poi parte del Consiglio Comunale di Brescia dal 1902. Volontario e decorato nella guerra 1915-1918, fu poi tra i fondatori della Sezione Combattenti di Brescia. Nel 1919 fu eletto deputato e rimase in Parlamento per tre legislature, divenendo senatore dal 1929. Fu a lungo presidente della Commissione per l'Esercito e la Marina e membro delle Commissioni parlamentari per l'ordinamento dell'esercito, per le pensioni e le polizze di guerra, per l'inchiesta sulle spese di guerra e sulla riforma dei servizi del Ministero della Guerra. Fece parte del primo governo Mussolini quale sottosegretario al Ministero della Guerra. A Brescia continuò a ricoprire cariche in enti e associazioni quali il Club Alpino Italiano (di cui fu consigliere nazionale), il Touring Club Italiano, il Consorzio Provinciale Istruzione, il Rotary Club, la Commissione reale degli Avvocati bresciani, l'Ateneo di Brescia (del quale fu vicepresidente e successivamente presidente). Dal 1933 al 1938 fu anche presidente dell'Istituto di Cultura Fascista e dal 1934 al 1939 segretario della Presidenza del Senato. Infine nel secondo dopoguerra fece parte dei Consigli di amministrazione dell'Eiar, del Comitato "Canale Pedemontano" e della fabbrica Sant'Eustacchio di Brescia.
Il fondo è suddiviso in tre sezioni. La prima sezione (634 negativi e rispettivi provini, 276 stampe) riguarda l'attività svolta dallo statista tra il 1922 e il 1941. Fra le serie principali: la visita sui luoghi del disastro del Gleno in Valle Camonica (1923); la visita al Regio laboratorio di Precisione di Roma (1923); le cerimonie del parlamento fascista e altre manifestazioni con la presenza del re e di Mussolini; inaugurazioni e manifestazioni varie a Brescia e in provincia negli anni Venti e Trenta; Carlo Bonardi sui campi di battaglia durante la Prima guerra mondiale. Vi è inoltre una serie di ritratti dello statista che giunge sino agli anni Cinquanta.
La seconda sezione (144 negativi e rispettivi provini, 52 stampe) riunisce le immagini relative all'attività dell'Associazione Nazionale Combattenti, Federazione Provinciale Bresciana, fra le due guerre. Sono immagini che riguardano anzitutto le manifestazioni ufficiali presso i luoghi deputati del reducismo patriottico e le inaugurazioni dei templi e monumenti eretti a ricordo dei caduti nei paesi della provincia bresciana. Altre immagini riguardano i raduni compiuti dagli aderenti all'Associazione in varie località.
La terza sezione (180 negativi e relativi provini, 56 stampe) riguarda le fotografie raccolte e conservate da Gianni Bonardi e comprende una selezione di immagini relative alle campagne di guerra sul fronte russo e su quello greco-albanese.