È costituito da 5.559 negativi, 4.367 provini, una selezione di 671 stampe e 2.000 diapositive; riunisce le immagini prodotte dal 1978 al 1986 durante le diverse fasi di ricerca condotte dalla Fondazione Micheletti nel territorio bresciano e in alcune località limitrofe, per fissare le emergenze e censire il patrimonio storico industriale.
Fanno parte del fondo immagini scattate a più riprese ed in occasioni diverse, ma che hanno sempre per soggetto siti industriali o insediamenti produttivi che fisicamente documentano la storia economica delle località esaminate.
Il numero dei soggetti produttivi, distribuiti in un centinaio di località del bresciano, dai monti alle valli, dalla città alla bassa, ai laghi, supera le 250 unità. Le immagini conservate vanno dai ruderi di antichi opifici sino ai grandi capannoni delle più importanti industrie; abbiamo quindi le fotografie di filande, cotonifici, calzifici, fornaci, forni fusori, magli, mulini, cartiere, concerie, centrali idroelettriche, ponti, ferrovie, case operaie, ecc.
Alcuni di questi edifici ora non esistono più o sono stati oggetto di pesanti trasformazioni e riusi in chiave anche diversa da quella strettamente produttiva, altri mantengono inalterato il loro vecchio aspetto esteriore; altri ancora che del loro passato conservano solamente il nome: tutti sono documentati dalle immagini raccolte nel fondo.
Viene qui doveroso segnalare che nel computo generale dei fotogrammi sono state inserite circa 1.500 duplicazioni su negativo in bianco e nero tratte da diapositive; altre 500 diapositive che riproducono le antiche mappe catastali dei luoghi censiti, in quanto già riproduzioni, non sono state duplicate.
Accanto a questo primo corpo su Brescia ed il suo territorio, che oggi rappresenta quantitativamente la parte più rilevante del fondo, si sono aggiunte le immagini relative al secondo censimento regionale, condotto dalla Fondazione in collaborazione con la Regione Lombardia, in parte pubblicate nel volume "Il patrimonio storico-industriale della Lombardia" edito dalla Fondazione Micheletti stessa ed al quale rimandiamo.
All'organizzazione del materiale fotografico si aggiunge, per quanto riguarda la selezione delle stampe, un ordinamento topografico. Un patrimonio d'informazioni che si andrà a collegare agli altri fondi archivistici e bibliografici già costituiti o in via di formazione.