01_01_Graf_e_Stift L’arciduca Ferdinando giunse con la moglie Sofia a Ilidža, località termale non lontana da Sarajevo, qualche giorno prima del 28 novembre 1914, quando avrebbe dovuto assistere a una parata militare nella capitale bosniaca. La presenza di Sofia – moglie morganatica dell’arciduca, e dunque sino a quel momento esclusa dalle cerimonie pubbliche della corte – sconvolse il protocollo e mise in difficoltà l’organizzazione. Si stabilì che la coppia a... | |
01_02_Bosnia Nel 1867 – l’anno successivo alla grave sconfitta nella guerra austro-prussiana – l’Impero asburgico aveva messo in atto una profonda riforma costituzionale, l’Ausgleich (il ‘compromesso’) che aveva dato origine alla “monarchia dualistica”, cioè un impero con due stati, ciascuno con costituzione, governo e parlamento propri. Nel linguaggio politico viennese, i due stati presero il nome Cisleitania (capitale Vienna) e Transleitania (... | |
01_03_Rise_and_Fall_of_the_Ottoman_Empire_1300-1923
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01_04_Declino_ottomano Già la pace di Passarowitz (1718) aveva preannunciato l’uscita di scena dei due grandi avversari che si erano contesi il controllo del Mediterraneo orientale: la Repubblica di Venezia e l’Impero ottomano. Il doppio declino andava a profitto dei due imperi cristiani (austriaco e russo) i cui interessi convergevano verso i Balcani, e dei nascenti imperialismi francese e britannico. Il fallimento delle riforme modernizzatrici del sultano Selim III – osteggiate dai gianni... | |
01_05_Grecia La nascita della Grecia moderna è conseguenza della guerra d’indipendenza scoppiata nel 1821, con grande seguito nell’opinione pubblica romantica dell’epoca e con il sostegno militare delle grandi potenze europee. Ebbe i suoi antecedenti nelle due rivolte della Morea (Peloponneso), la prima sostenuta da una potenza declinante, Venezia (1718), la seconda da una delle nuove potenze europee, la Russia (1770). Al sostegno russo si deve anche la nascita a Odessa di Filik&i... | |
01_06_RU_1877 Questa litografia, pubblicata a Londra nel 1877, è un riflesso della visione tory – filo-turca e anti-russa – nella crisi d’Oriente. Il “polipo” russo, nonostante la ferita subita in Crimea, sta afferrando con i suoi tentacoli l’Impero ottomano, ha già inghiottito la Crimea e la Polonia e ora sta afferrando anche la Persia. La Germania bismarckiana allontana un tentacolo dal Baltico, il “granchio” greco sembra molestare il Turco, m... | |
01_07_Crimea Dopo il Congresso di Vienna, la Russia prese l’iniziativa nella spartizione dell’Impero ottomano. La guerra di liberazione greca si stava volgendo in un trionfo russo, tanto più che il Sultano, revocando per ritorsione dopo Navarino il passaggio dei Dardanelli alle navi russe, causò una ennesima – rapida quanto disastrosa – guerra russo-turca (1828-29). In quella guerra, le truppe dello zar Nicola I sbaragliarono i turchi sia nel Caucaso che n... | |
01_07bis_Crimea_MM "Mappa mentale" della guerra di Crimea | |
01_08_Berlin_1878 Vent’anni dopo la Crimea, l’iniziativa nei Balcani era tornata nelle mani dei russi e del loro progetto panslavista, come conseguenza delle rivolte anti-turche dei serbi di Erzegovina (1875) e dei bulgari (aprile 1876), nonché della guerra anti-ottomana di Serbia e Montenegro (giugno 1876). L’idea di una “crociata” russa contro i turchi fu favorita anche da una campagna di stampa che in Occidente ripeté i temi e il tono di quella di cinquant’a... | |
01_09_British_Empire_in_1886 Questa mappa, pubblicata in Inghilterra nel 1886, porta il titolo Imperial Federation - Map of the World showing the Extend of the British Empire in 1886. Come tutte le “rappresentazioni del mondo”, anche le carte geografiche tradiscono sempre un’intenzione ideologica, in questo caso una visione del mondo esplicitamente imperialista. | |
01_10_Libia_italiana Le frontiere coloniali – quali sono uscite da secoli di spartizioni e innumerevoli patteggiamenti, e quali poi ereditate senza modifiche dagli stati indipendenti al momento della decolonizzazione – sono linee convenzionali, che non tengono conto né della geografia né della storia né dell’economia. | |
01_11_Guerre_balcaniche Rappresentano le fasi finali della “questione d’Oriente”, dopo il crollo dell’impero ottomano nella guerra italo-turca. La prima guerra è una vera e propria aggressione all’Impero in disfacimento portata dalle tre mini-potenze della Lega balcanica (Grecia, Serbia, Bulgaria), scese in campo per spalleggiare la provocatoria dichiarazione di guerra del Montenegro (ottobre 1912). A Istanbul la disastrosa condotta della guerra causò il colpo di stato gui... | |
01_12_Prima_guerra_balcanica Questa è la situazione sul campo nell’aprile 1913, alla fine della prima guerra balcanica. La Bulgaria, che aveva dato il maggior contributo militare e subito le maggiori perdite del conflitto, non si rassegnò alla perdita della ricca Macedonia meridionale. Di qui, il rovesciamento delle alleanze (non a caso i bulgari la chiamano “guerra tra gli alleati”) e le successive minacciose invasioni della Bulgaria su tutti i fronti. Per gli ottomani, ora sotto la guida... | |
01_13_Espans_russa Gigante euro-asiatico, la Russia ha storicamente consolidato il suo peso territoriale alternando spinte verso ovest ed espansioni ad est. Dopo il Congresso di Berlino (1878) fu chiaro che le potenze europee sapevano accordarsi per frustrare le ambizioni russe nei Balcani. Con la stessa logica geopolitica e militar-diplomatica, i russi ripresero l’espansione a oriente. | |
01_14_GreatGame Quella coloniale e imperialista di fine Ottocento fu l’epoca d’oro della geopolitica. Gli | |
01_15_BBB Il progetto tedesco di una ferrovia tra Berlino e Baghdad, capoluogo della Mesopotamia ottomana, fu concepito nel 1888 e avviato nel 1903, primo finanziatore la Deutsche Bank. Fu al centro di tali controversie diplomatiche tra le potenze europee da essere annoverato tra le cause secondarie della 1a G.M., sebbene nel 1914 mancassero ancora 600 km al suo completamento. La tratta Berlino-Istanbul ebbe effettivamente un ruolo importante durante la guerra, ma era già in funzione prima del 1... | |
01_16_SAfrica Le due repubbliche boere nacquero come conseguenza del Grande Trek, la “grande marcia” con cui i pionieri boeri (voortrekkers) si trasferirono verso nord per sfuggire al controllo britannico tra 1835 e ’40. La Repubblica del Transvaal, o semplicemente Repubblica sudafricana, fondata nel 1848 a nord del fiume Vaal da discendenti dei coloni ugonotti olandesi e tedeschi, venne inizialmente riconosciuta dalle autorità inglesi, poi subì quattro anni di occupazione b... | |
01_17_Krugersdorp La seconda guerra boera mise a durissima prova i 250.000 soldati inglesi e coloniali impegnati a contrastare la guerriglia boera. Per sconfiggerla, non esitarono a impiegare la tecnica della “terra bruciata”, avvelenando i pozzi, bruciando le fattorie che potevano fornire viveri e rifugio alla guerriglia. Ma ciò che mise fine alla guerra fu il presidio capillare del territorio insieme all’impiego punitivo dei campi di concentramento. | |
01_18_Manciuria La Manciuria (oggi Dongbei) è una delle regioni-chiave dell’economia cinese soprattutto per le sue abbondanti risorse (carbone, ferro, petrolio, rame, piombo, zinco, oro ecc.). Rimasta per secoli e chiusa all’emigrazionehan come proprietà esclusiva della dinastia manciù dei Qing, al potere in Cina dal XVII s., si aprì alla colonizzazione cinese solo alla fine del XIX s., grazie all’occupazione agricola delle fertili terre vergini. Divenne quindi f... | |
01_19_Agosto Il rifiuto dei valori borghesi e massificati, l’identificazione – senza differenze di classe, di lingua, di religione – con il proprio “popolo”, come “guerriero” del proprio popolo, furono all’origine dell’entusiasmo che contagiò la gioventù europea all’annuncio della guerra. | |
01_20_Schlieffen Il drammatico “gioco della guerra” dei generali Il “piano Schlieffen” venne approntato dallo stato maggiore tedesco nel 1905 e poi modificato nel 1911. Prevedeva il rapido aggiramento del grosso delle truppe francesi grazie all’avanzata dell’ala destra nelle Fiandre belghe e olandesi, nonostante la neutralità dei due paesi. L’attitudine difensiva del centro e dell’ala sinistra avrebbe portato i francesi all’attacco, &ldquo... | |
01_21_Somme Sulla linea dei fiumi Marna-Somme si attestò per quattro anni il tratto settentrionale del fronte francotedesco, | |
01_22_A_H_ethnic La carta qui sopra è un rifacimento per Wikipedia di quella pubblicata nel Historical Atlas (New York, Henry Holt and Company, 1911: qui a destra) di William R. Shepherd, un cartografo americano divenuto professore di storia alla Columbia University. Il procedimento di “modifiche cooperative” di Wikipedia ha comportato, oltre a un profondo cambiamento dei nomi geografici (aggiornati alla grafia prevalente attorno al 1945), una ricomposizione del mosaico etnico. Si... | |
01_23_Caucasus_ethnic Durante la guerra russo-turca del 1877, i russi avevano conquistato l’importante città-fortezza di Kars (oggi in Turchia) e il porto di Batumi (oggi in Georgia), situati in profondità nello spazio storicamente ottomano. All’aprirsi della 1a G.M., i consiglieri militari Tedeschi di Enver Pascià – capo dei “giovani turchi” e allora ministro della difesa – premono per l’apertura del fronte caucasico, che avrebbe costretto i rus... | |
02_00_Cartolina Giolitti La propaganda interventista non usò mezze misure contro gli uomini politici e gli organi di stampa (segnatamente «La Stampa», l’«Avanti!», «Il Mattino») che si opposero all’entrata in guerra. La truculenta figurazione della vignetta-cartolina ci dà una misura della violenza dello scontro politico che oppose “interventisti” e “neutralisti” tra ’14 e ’15, e anche del diverso peso delle personalit&a... | |
02_01_Gallipoli La campagna di Gallipoli si svolse tra aprile | |
02_02_Verdun | |
02_03_Caporetto La battaglia di Caporetto è la più grave sconfitta nella storia dell’esercito italiano, tanto che per | |
02_03bis_Proclami I due proclami – quello dell’entrata in guerra del maggio 1915 e quello del cosiddetto “bollettino della vittoria” del 4 novembre 1918, il primo del re e il secondo del capo delle forze armate, gen. Armando Diaz – grondano di retorica guerresca. Si notino nel testo espressioni come la «sicura e incrollabile fede nella vittoria», l’«abnegazione», l’«indomito e irresistibile slancio», la «gloria», l’... | |
02_04_Carlo_I La figura di Carlo I d’Austria, ultimo imperatore della casata degli Asburgo-Lorena-d’Este, è tuttora popolare in Austria. Rimase sul trono per un breve periodo, dal novembre 1916 all’aprile 1919, cioè dalla morte del prozio Francesco Giuseppe alla partenza per l’esilio, prima in Svizzera, poi sull’isola di Madera, in Portogallo, dove morirà di polmonite appena trentacinquenne. | |
02_05_Vittime_1a_GM 3 fogli excel (vedi NOTE a parte) | |
02_06_Vittime_1a_GM_note Le quattro pagine che seguono sono la traduzione quasi letterale delle “note” pubblicate in calce alla voce World War I Casualties di Wikipedia, edizione in lingua inglese, così come si potevano leggere a metà 2015. Si noterà la meticolosità delle note e della citazione di numeri e relative fonti, che si applica e viene risolta – come frequente in Wikipedia – con un approccio quantitativo e compilativo. In effetti si tratt... | |
02_07_VIDEO_O_Gorizia | |
02_07bis_Halifax Tutte le case costruite in legno dei quartieri nord furono spazzate via, sopravvissero solo gli edifici in cemento. 25.000 furono i senzatetto. L’ancora della «Mont Blanc» fu ritrovata a quasi 4 km dall’epicentro dell’esplosione. con una nube “a fungo” e un’energia esplosiva che in seguito venne stimata in 3 chilotoni di TNT equivalenti (la bomba atomica sganci... | |
02_07ter_Cannone 149 Per una potenza “media” come l’Italia, con unificazione politica e decollo industriale entrambi tardivi, fu decisivo tentare di liberarsi dalla dipendenza dalle forniture militari estere, che aveva avuto pesanti conseguenze nei primi decenni postunitari (subordinazione alla Francia di Napoleone III, carenze non solo di armi e munizioni ma persino di divise nelle guerre d'indipendenza). Del resto l’industria degli armamenti, per i quantitativi e le qualità te... | |
02_08_Europe_1923 Le conseguenze della 1a G.M. sulla geografia politica dell’Europa centro-orientale e del Medio Oriente mediterraneo | |
02_09_D_dopo_1918 Con il trattato di Versailles (1919), la “punizione” della Germania – | |
02_10_PL_dopo_1918 Il “tredicesimo punto” proclamato dal presidente Wilson nel gennaio 1918 – | |
02_11_Tedeschi_in_A La fine dell’Impero austro-ungarico precedette la battaglia di Vittorio Veneto, combattuta tra il 24 ottobre e il 4 novembre del 1918. Già il 12 ottobre, infatti, l’imperatore Carlo I aveva raccolto i pareri dei leader dei partiti “tedeschi”: i nazionalisti optavano per una monarchia costituzionale di “libere nazioni”; i cristiano-sociali per il mantenimento della monarchia con una federazione di nazioni; i socialdemocratici per una repubblica... | |
02_12_Fine_di_A-H I confini dell’Impero austro-ungarico: | |
03_01_07_01_1917_Riot_on_Nevsky_prosp_Petrograd Gli scontri sulla prospettiva Nevsky a Pietrogrado, nel luglio 1917, | |
03_02_La_guerra_civile_in_Ru A un anno dall’Ottobre ’17, la Russia bolscevica era sul punto di scomparire, ridotta solo a una porzione di | |
03_03_Babel L’armata a cavallo (Red Cavalry in ingl., Конармия in russo) è una raccolta di racconti brevi riguardanti la 1a Armata della Cavalleria russa. Racconta le vicende della guerra russo-polacca, ed è basato sul diario che tenne Babel, assegnato come corrispondente di guerra al reparto di cavalleria comandato da Semyon Budyonny. Pubblicato per la prima volta nel 1920, il libro fu uno de... | |
03_04_Funererali_Kropotkin Questa immagine è parte dell’album fotografico del funerale di Pëtr Kropotkin, svoltosi il 13 febbraio 1921, pubblicato dalla Confederazione anarco-sindacalista russa in esilio nel 1922. Fu l’ultima grande manifestazione pubblica consentita in Mosca agli anarchici dalla polizia politica sovietica. Tra i cartelli dei manifestanti, uno porta la scritta: «Chiediamo la libertà di tutti gli anarchici incarcerati che stanno combattendo per la medesima idea per c... | |
03_05_Baviera La vicenda della Baviera è esemplare della crescente violenza politica diffusasi in Germania dopo la sconfitta nella 1a G.M. | |
03_06_Mapa_Mexico_1842 Dopo tre secoli di dominazione spagnola, la colonia della “Nuova Spagna” raggiunse l’indipendenza nel 1821, dopo una lunga ribellione innescata – ancora una volta – dall’iniziativa napoleonica in Europa. | |
04_01_Fiume_ethnic Il popolamento multi-etnico dell’Istria è frutto di un lungo susseguirsi di correnti migratorie, facilitate dal doppio accesso – marino e terrestre – della regione. | |
04_01bis_DAnnunzio_Fiume L’“impresa di Fiume” fu un passaggio decisivo della storia italiana, e sicuramente Gabriele D’Annunzio ne fu il principale protagonista. Secondo Antonio Gramsci, D’Annunzio ha «rivelato e dato forma politica a uno stato di coscienza diffuso e profondo» in cui erano presenti tensioni internazionali, scontro ideologico interno, miti poetici e sociali. | |
04_01ter_Riparazioni “Vittoria mutilata”, quella italiana? Al di là delle aspettative frustrate rispetto alle promesse – segrete – del Patto di Londra, l’Italia ottenne significativi guadagni territoriali e finanziari, oltre ad ampie consegne in natura (carbone, metalli, legnami, macchine varie, prodotti chimici, coloranti, motori, piroscafi, battelli fluviali, ecc.). Tra queste ultime, vi fu l’acquisizione di oltre mille locomotive già appartenenti agli Imp... | |
04_02_Governi_1914-45 Il semplice elenco delle “legislature” – cioè dei periodi in cui resta in carica ed è attivo il parlamento – e la durata dei governi rivelano alcuni fondamentali aspetti della vita politica di un paese e del suo regime politico. | |
04_03_analfabetismo_in_italia Per cinquant’anni le leggi elettorali del Regno avevano escluso gli analfabeti | |
04_03bis_Avanti_tipografia Tra il 1919 e il 1922 la sede milanese dell’’Avanti! venne assaltata dai fascisti ben cinque volte. La prima volta fu nell’aprile 1919, in una fase che segnò la svolta del movimento “diciannovista” – quello degli esordi del fascismo – cioè la scelta della violenza politica come strumento di intimidazione, base del futuro consenso e successo del fascismo. Sullo sfondo, vi erano le questioni di politica internazionale:negli stessi giorni, ... | |
04_04_PC_europei La linea politica imposta da Lenin sin dal 1919, e poi adottata alla nascita | |
04_05_Ultimo_Matteotti Giacomo Matteotti nato a Fratta Polesine (Rovigo) nel 1885, | |
04_06_Anteo_Zamboni L’attentato Zamboni è rimasto confinato tra gli episodi minori della recente storia italiana, come avvenimento dalle enormi potenzialità irrealizzate. È però uno dei tanti casi in cui – lungo gran parte del Novecento – si è manifestato un nodo irrisolto, tanto storico quanto politico, quello del rapporto tra antifascismo e violenza. | |
04_07_Autarchia La propaganda del fascismo sul tema dell’autarchia fu martellante per tutti gli anni ’30, quando utilizzò | |
04_08_Pop_attiva_1915-39 Il quinquennio 1915-19 fu fortemente condizionato dalle esigenze | |
04_09_MigrazInt Le migrazioni interne di massa non sono un fenomeno socioeconomico | |
04_10_al_Mukhtar Scheda del film Omar Mukhtar - Il leone del deserto | |
04_11_Debra Libanos È la più grave strage compiuta nelle colonie italiane durante il fascismo, paragonabile per entità a quella nazista di Marzabotto, poco nota in Italia al di fuori della cerchia degli specialisti, ufficialmente neppure ammessa, e tantomeno commemorata o ricordata. Gli etiopi attendono ancora le scuse, a oltre ottant’anni dai fatti. | |
05_01_Kondratiev_Waves Nikolaj D. Kondratiev fu un economista sovietico fondatore dell’Istituto di Congiuntura. Sostenitore della | |
05_02_Regimi1920-44 Crisi economica e democrazia | |
05_03_TVA_e_AAA La TVA, Tennessee Valley Authority, nacque nel | |
06_01_Elezioni_D_1920_33 La vicenda elettorale della Germania di Weimar ha un grande valore politico. È vero che la scalata al potere della NSDAP e di Hitler si svolse in gran parte al di fuori del parlamento, nelle stanze del potere militare e giudiziario, nelle direzioni delle grandi aziende, delle banche, e infine nelle strade, nei quartieri popolari, dove agivano impunemente le squadre paramilitari. Tuttavia, fu in parlamento che Hitler si conquistò la “legalità formale” attravers... | |
06_02_NSDAP_Wahl_1933 Il plebiscito per Hitler nelle elezioni del marzo 1933 non può nascondere la grande variabilità geografica dei risultati, né il mantenersi vive – fino alla vigilia della dittatura – di vere e proprie “costanti” nella geografia elettorale della Germania lungo tutti gli anni Venti e Trenta: | |
06_03_Iperinflazione L’inflazione è l’aumento costante e generale dei prezzi, che erode il potere d’acquisto della moneta. Se l’inflazione è altissima – come fu l’iperinflazione nella Germania di Weimar e, negli stessi anni, in Polonia, Austria, Russia sovietica – ha pesanti effetti sull’economia, in particolare sulla circolazione delle merci, sul risparmio e sulla distribuzione dei redditi. | |
06_04_Expansion_jap L’indebolimento e la caduta (1911) del Celeste Impero cinese fecero della Manciuria – regione-chiave economica della Cina settentrionale, ricca di materie prime – il terreno di scontro di due imperialismi in concorrenza, quello giapponese e quello russo, con alterne vicende. | |
07_01_Economia URSS In piena Grande Depressione e anche durante la guerra, l’Unione Sovietica esibiva uno straordinario successo economico, cioè una industrializzazione a tappe forzate con piena occupazione e senza crisi, che aveva pochi paragoni tra le economie capitaliste e che faceva stridente contrasto con le maree di disoccupati e homeless che vagavano attraverso l’America del Nord e l’Europa. Prefigurava forse la superiorità delle economie pianificate sulla liber... | |
07_02_Citta_URSS L'urbanizzazione non ha radici antiche in un paese come la Russia, che per secoli è stato un enorme spazio rurale. Anche nelle zone di primo popolamento, nella Russia europea occidentale, le città si sono sviluppate in maniera consistente solo a partire dal secondo dopoguerra, vale a dire da poco più di settant’anni. Prima di questo periodo, i centri abitati erano in schiacciante maggioranza dei villaggi agricoli, e i pochi con dignità ... | |
07_03_sistema_gulag La grande macchina repressiva staliniana, che marcò la società sovietica per oltre un ventennio, utilizzò i mezzi del terrore totalitario (delazione diffusa, arbitrio della polizia politica, processi a porte chiuse, fucilazioni di massa) insieme a un sistema detentivo tutto orientato al “recupero del detenuto attraverso il lavoro”, cioè al lavoro forzato. | |
07_04_Holodomor Quella delle carestie che colpirono alcune delle migliori regioni agricole sovietiche negli anni tra 1931 e ’33 è questione ancora dibattuta tra gli storici, anche per il peso politico che ha avuto la loro rimozione e che ha oggi il recupero della loro memoria. | |
07_05_Koestler Questo romanzo è una delle più dure condanne del regime stalinista, e ha avuto un ruolo importante nel profondo ripensamento dell’idea stessa di comunismo, così come uscita dai tragici eventi del Novecento. La trama è lineare. Al commissario del popolo Rubasciov tocca la stessa sorte che egli stesso aveva riservato ad altri membri del “partito”: è arrestato, incarcerato, interrogato e infine condannato in nome di un superiore &ldq... | |
08_01_Colonie_afric Le relazioni del Maghreb occidentale con l’Europa furono sempre intense. Il Marocco è il paese africano più vicino all’Europa e il paese musulmano più lontano dalla Mecca. Entrò nell’orbita europea all’inizio del XV sec., con l’espansione cristiana (portoghese prima, spagnola poi) nel Nordafrica, e ancor più con l’apertura commerciale tra Sette e Ottocento, voluta dagli “sceriffi” arabi (l&rs... | |
08_02_E_politica_1852 In Spagna, questa mappa ha animato qualche recente polemica su Internet, tra blogger autonomisti e indipendentisti (in particolare catalani) e sostenitori del centralismo, che si sono spinti a negare l’autenticità della fonte. | |
08_03_Las_Hurdes È l’unico documentario di Luis Buñuel, il più grande regista spagnolo del Novecento. | |
08_04_Correnti_storiche_anarchismo L’anarchia è una forma di società basata sul libero accordo, sulla solidarietà, sul rispetto di ognuno. Etimologicamente la parola 'anarchia' deriva dal greco col significato di ‘senza governo’, ‘senza comando’. | |
08_05_Elezioni_31-36 Gli anni Trenta rappresentarono per la Spagna una svolta storica. Nel giro di pochi anni caddero insieme la dittatura e la monarchia che l’aveva sostenuta (1931) e nacque la seconda repubblica, si tennero tre elezioni politiche (nel 1931, nel 1933, nel 1936), e dal ’33 votarono anche le donne. | |
08_06_GCivile_set1936 Il 18 luglio 1936, nonostante il vantaggio della sorpresa e l’appoggio della maggioranza dei giovani ufficiali, il pronunciamiento di Sanjurjo e Franco fallì. La ribellione partì da Melilla, proseguì con l’arrivo di Franco (che era in esilio a Tenerife) a Tetuán, sempre nel Marocco spagnolo, dov’era di stanza il settore d’élite dell’esercito spagnolo, l’Armata d’Africa. Siviglia fu presa di sorpres... | |
08_07_Guerra_civile La rivolta militare del 18 luglio 1936 capeggiata dal “triumvirato” dei generali Sanjurjo, Franco e Mola incontrò l’iniziale resistenza popolare organizzata dal governo socialista, dai sindacati operai, dai salariati agricoli, degli autonomisti baschi e catalani. | |
08_08_Bombe_Gernika I fatti. Il 26 ap... | |
08_09_Guernica Durante la guerra civile, il governo di Madrid commissionò a Pablo Picasso – allora cinquantaseienne e, al culmine della sua notorietà, appena nominato direttore del Museo del Prado – un mural per il padiglione della Repubblica spagnola all’Esposizione universale di Parigi del luglio 1937. | |
08_10_RobertCapa Endre Ernö Friedmann è nato nel 1913, suddito dell’impero austriaco, ungherese di Budapest ed ebreo. Grazie a una borsa di studio della comunità ebraica riesce a studiare a Berlino, ma presto lascia l’università per lavorare nell’agenzia fotografica di Simon Guttmann, che rigurgita di vecchi militanti spartachisti e comunisti. Il primo incarico importante che Guttmann gli affida è il servizio sulla conferenza che Trockij, già in esilio... | |
09_01_Stimmzettel-Anschluss I trattati di Versailles e di Saint-Germain-en-Lay (1919) avevano esplicitamente vietato l’unificazione della “piccola Austria” con la Germania. Più tardi, il fascismo italiano – proprio per scongiurarne l’ipotesi – non lesinò mezzi per favorire la scalata al cancellierato dell’“austro-fascista” Engelbert Dollfuss (1932) e per sostenere la sua svolta autoritaria e la breve “guerra civile” del febbraio &rsqu... | |
09_02_Boemia_Moravia Dopo la Saar, la Renania. Dopo la Renania, l’Anschluss. Dopo l’Anschluss, i Sudeti e poi la Cecoslovacchia, la Polonia e quindi l’Europa… La politica annessionistica di Hitler dal 1935 al ’39 andò ben oltre il principio di “unità del popolo germanico” sbandierato agli esordi e per giustificare il “Putsch di luglio” 1934 in Austria. | |
09_03_CZ-SK_dopo_Monaco
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09_04_Molotov_Ribbentrop Il trattato di non aggressione firmato il 23 agosto 1939 tra la Germania nazista e l’Unione Sovietica è passato alla storia come uno dei più sconcertanti avvenimenti del Novecento. In effetti, il Patto portò a compimento la rottura dell’ordine internazionale definito a Versailles, rottura imposta dal “crescendo” dell’iniziativa italo-tedesca (Anschluss, Monaco e smembramento della Cecoslovacchia, rinascita della “grande Ungheria”)... | |
09_05_Identità polacca Uno stato polacco non è esistito tra 1795 e 1918, cancellato dalla carta politica d’Europa a seguito delle ripetute spartizioni compiute ai suoi danni da Prussia, Austria e Russia. Nel XIX s. la “questione polacca” appassionò, soprattutto dopo le rivolte fallite nel 1830 e nel 1863: la repressione feroce rivelò al mondo la realtà sanguinaria e retriva dello zarismo, costringendo intellettuali e rivoluzionari polacchi all’es... | |
09_06_Guerra_Inverno All’inizio del Novecento, i tre milioni di finlandesi erano una nazione ancora poco definita, con prevalente insediamento agro-forestale finnico, mentre l’aristocrazia terriera e urbanizzata era di impronta svedese e tedesca, in un quadro di tradizionale separazione religiosa (ortodossi i contadini, luterane le élite). L’integrazione “morbida” nell’Impero russo aveva portato benefici al Granducato di Finlandia, ma dopo il 1898 la mobilita... | |
09_07_Molotov_Breadbasket Durante la “guerra d'inverno” russo-finlandese del 1939-40 venne impiegata una nuova arma, una delle prime nella storia del tipo a “sub-munizioni” (o anche “bomba a grappolo”, in ingl. cluster bomb). Si trattava della RRAB (in russo ротативно-рассеивающая авиационнаn... | |
09_08_France1940 Con una “guerra lampo” iniziata il 10 maggio e conclusa il 22 giugno 1940, l’esercito tedesco invase la Francia per la terza volta in settant’anni. Diversamente dalla 1a G.M., quando una generazione di giovani francesi si sacrificò sulla Marna, nel ’40 fu una disfatta totale, resa drammatica dalla confusione di sei milioni di francesi in fuga verso Bordeaux, dove si era rifugiato il governo. Ne conseguì la disgregazione territorial... | |
09_09_Calvino_in_guerra Nel 1954, Italo Calvino pubblicava presso Einaudi, nella collana “I gettoni” diretta da Elio Vittorini, una raccolta di tre racconti, due dei quali già usciti nel ’53 («Gli avanguardisti a Mentone», «L’entrata in guerra»), l’altro inedito («Le notti dell’UNPA»). Era il quarto libro di Calvino, che in una sua scheda redazionale ne spiegava l’organizzazione «in tre narrazioni, che hanno in comune protagon... | |
09_10_WhyWeFight ennero inseriti tra i film “monumento nazionale” della Biblioteca del Congresso di Washington sette pellicole prodotte tra 1942 e ’45 dai servizi di propaganda (Signal Corps) del Dipartimento della guerra USA. Si tratta dell’intera serie Why We Fight (‘Perché combattiamo’), destinata innanzi tutto a motivare ideologicamente le giovani reclute in partenza per il fronte, ma anche a vincere le resistenze dell’opinione pubblica americana contro l&r... | |
09_11_LibertyShip Uno dei fattori della vittoria alleata nella 2a G.M. fu senz’altro il predominio sugli oceani degli Stati Uniti, che permise la resistenza e poi la riscossa dei due principali alleati, Unione Sovietica e Gran Bretagna. Nel periodo bellico, il fabbisogno inglese di materie prime, petrolio e prodotti finiti si aggirava intorno a un milione di tonnellate di rifornimenti alla settimana. Aggirare il blocco navale tedesco fu un’impresa logistica notevole, anche per la minaccia costante ... | |
09_12_Axis_occupation_of_Yu_1941-43 Tra i paesi europei che combatterono la 2a G.M., la Iugoslavia ha subito le perdite umane più ingenti, inferiori soltanto a Unione Sovietica, Germania e Polonia: 1.100.000 morti, per tre quarti civili. Le alte perdite umane sono spiegabili con i molteplici caratteri del conflitto: nazionale contro gli invasori italo-tedeschi, etno-religioso tra le principali regioni e componenti storico-culturali dell’ex Regno di Iugoslavia, e anche rivoluzionario per la presenza dom... | |
09_13_Expansion_jap Nella storia giapponese, governi autoritari e ultranazionalistici hanno lunga tradizione: tradizione che non è diminuita neppure durante il periodo Meiji, a causa della evidente natura predatoria dell’imperialismo occidentale, quando tuttavia coesistette con le richieste di libertà e partecipazione politica e con i progressi della democrazia parlamentare. | |
09_14_Bermani Ignorata per quarant’anni, la vicenda dello sfruttamento del lavoro degli internati nei lager da parte dei grandi gruppi industriali tedeschi (Daimler-Benz, Volkswagen, IG Farben ecc.) ha avuto il merito di far luce su un più generale aspetto dello sfruttamento del lavoro nell’Europa degli anni Trenta-Quaranta. | |
09_15_Rigoni Con Il sergente nella neve, il veneto-cimbro Mario Rigoni Stern si affermò negli anni Cinquanta come uno dei più notevoli autori italiani di “memorie di guerra”. Sergente maggiore negli alpini (Battaglione Vestone, Divisione Tridentina) inquadrati nel Corpo di Spedizione Italiano in Russia (o anche ARMIR), che venne schierato a presidio del fiume Don tra luglio 1942 e marzo 1943, Rigoni fu testimone-protagonista della disastrosa ritirata del gennaio &rsqu... | |
09_16_Cassibile Tra il 9 e 10 luglio 1943 gli anglo-americani sbarcarono in Sicilia, lungo la costa tra Agrigento e Siracusa. Circa due mesi più tardi, il 3 settembre 1943, alle 17:30 a Cassibile, un paesino nei pressi di Siracusa, in una tenda posta in un uliveto, il plenipotenziario italiano gen. Castellano firmò la resa senza condizioni dell’Italia agli anglo-americani. L’armistizio venne tenuto segreto per qualche giorno e dopo molti tentennamenti annunciato alla radio dal gen. ... | |
09_17_Torgau Celeberrima immagine del Novecento, la “bandiera rossa sul Reichstag” di Berlino venne scattata da Evgenij Chaldej, fotografo ufficiale dell’Armata Rossa spedito da Mosca con il preciso compito di “organizzare” una foto simbolica, dell’impatto di quella già famosissima della bandiera americana sull’isola giapponese di Iwo Jima. In effetti, le scelte scenografiche, il ritocco (falce e martello schiariti, bandiera e cielo drammatizzati), l’... | |
09_18_ Pacifico_1942 Con la sola eccezione della guerra russo-giapponese (1905), l’imperialismo giapponese e quello europeo procedettero di comune accordo nella spartizione dell’Asia orientale fino alla vigilia della 2a G.M. Di particolare forza era stata l’intesa tra Giappone e Gran Bretagna, ratificata in successivi trattati (navigazione e commercio 1894, alleanza anglo-giapponese del 1902, 1905 e 1911), che portarono alla partecipazione del Giappone alla 1a G.M. a fianco dell&rsqu... | |
09_19_Iwo jima Nella recente storia americana, la battaglia di Iwo Jima ha assunto un particolarissimo valore, quasi un mito fondatore patriottico e nazionale continuamente ripreso dalla cultura popolare. L’importanza strategica di Iwo Jima – isoletta vulcanica posta 1.200 km a sud – divenne di primo piano nell’estate ‘44, dopo la conquista americana di Saipan (nelle Marianne settentrionali) che aprì la via alle incursioni sul Giappone. Da Iwo Jima infa... | |
09_20_Vittime_della_2a_GM 8 fogli excel (vedi NoTE a parte) | |
09_21_Vittime_della_2a_GM_note Cina: i morti della Seconda guerra sino-giapponese sono stimati da John Dower a 10 milioni di cui 3.200.000 militari del Kuomintang. Questa stima non include i morti dovuti a conflitti interni, carestia e allagamento. I morti totali sono difficili da calcolare perché non ci sono stati censimenti prima della guerra. R. j. Rummel ha stimato i morti tra 10.600.000 e 37.000.000 e ha detto che il numero più attendibile è 19.605.000 (di cui 3.400.000 militari m... | |
09_22_Friedrich e Brecht Nel 1924, Ernst Friedrich, un giovane anarchico tedesco | |
10_01_Dachau Dachau fu ilprimo lager nazista, aperto il 22 marzo 1933 (Hitler era stato nominato cancelliere del Reich il 30 gennaio 1933) e utilizzato fino al 1960 come campo per i rifugiati. Venne installato nella vecchia fabbrica di munizioni di Dachau, a 16 km da Monaco, inizialmente destinato agli oppositori politici (comunisti, sindacalisti) e quasi subito dato in gestione alle SS. | |
10_02_Lager La collocazione geografica dei lager rispose a due criteri principali: da una parte una cautela politica, infatti la maggior parte dei lager venne costruita sul territorio del Reich; dall’altra, i campi di “eliminazione” furono posti in Polonia e ai confini orientali della “grande Europa”controllata dalle armate hitleriane al momento delle loro massima espansione. Baricentro geografico delloYiddishland– la regione dell’Europa orientale con la maggiore... | |
10_03_Palestina Tra le due guerre mondiali, l’esodo ebraico in Palestina mutò rapidamente di natura e pro-porzioni. La “dichiarazione Balfour” – dal nome del ministro degli Esteri britannico che la firmò nel 1917 – diede legittimità a unana-tional homeebraicain Palestina. Con il “mandato" della Società delle Nazioni sulla Palestina, il movimento sionista fu visto con grande simpatia a Londra, anche grazie a Chaim Weizmann, il chimico anglo-... | |
10_04_Fuga_persecuzione_1933-41 La presenza ebraica in Europa data da ben prima della grande rivolta giudaica del I secolo d.C., ma la legislazione antiebraica dei nazisti e la generale ripresadell’antisemitismo cambieranno radicalmente la geografia della diffusione degliebrei nel mondo. | |
10_05_Italiani in YU Secondo lo storico del colonialismo italiano Angelo Del Boca,1 i 29 mesi di occupazione italiana della Iugoslavia tra 1941 e ’43 furono segnati da episodi paragonabili ai crimini commessi nei decenni precedenti in Libia ed Etiopia, e da un tentativo di genocidio contro la popolazione slovena, in vista di una colonizzazione “italiana”.In effetti, le condizioni con cui vennero deportati 25-30.000 sloveni e la dura gestione dei campi di concentramento – i principali situa... | |
10_06_Fossoli Il campo di Fossoli, 6 km da Carpi (Modena), fu creato dall’Esercito italiano nel 1942 per la detenzione dei militari britannici fatti prigionieri in Africa. Dal dicembre 1943 fu anche un “lager di transito” della RSI, la “repubblichina” fascista sostenuta dagli occupanti tedeschi, e dal marzo ’44 unPolizei und Durchgangslager, “lager di polizia e di transito” gestito direttamente dalle SS tedesche. Da Fossoli transitarono oltre 5.000 prigionier... | |
10_07_IG Farben Negli anni Venti i tre grandi gruppi chimici tedeschi Bayer, Hoechst e BASF decisero di unirsi in un grandecartello fondato il 25 dicembre 1925, chiamato "comunità di interessi" (Interessengemeinschaft, o piùbrevementeI.G. Farben o I.G.). Il primo presidente fu Karl Bosch, inventore nel 1910 del processo disintesi dell'ammoniaca e dell'acido nitrico. La I.G. aveva l’obiettivo di perfezionare nuovi processi per lafabbricazione di gomma sintetica, fibre sin... | |
10_08_Memoriali Effetto “monumentale” della volontà dicostruire una memoria collettiva sullo Sterminio, imemorialisono monumenti difficili, “ibridi”, esposti alla contraddizione.Cercano di porre rimedio al tentativo – cheeffettivamente fu messo in atto nell’ultima ora dei nazisti – di distruggere le prove materiali dello Sterminio, nonché al “revisionismo” ricorrente nella comunicazione di massa. Hanno intenti museali, informativi, pedagogic... | |
11_01_France_résistance Dall’armistizio del 22 giugno 1940 agli sbarchi alleati in Normandia (giugno 1944) e in Provenza (agosto ’44), la Francia patì la più lunga e brutale occupazione – delle tre subìte in settant’anni – da parte degli odiatiboches.1 | |
11_02_Pintor In realtà la guerra, ultima fase del fascismo trionfante, ha agito su di noi più profondamente di quanto risulti a prima vista. La guerra ha distolto materialmente gli uomini dalle loro abitudini, li ha costretti a prendere atto con le mani e con gli occhi dei pericoli che minacciano i presupposti di ogni vita individuale, li ha persuasi che non c'è possibilità di salvezza nella neutralità e nell'isolamento. Nei più deboli questa violenza ha a... | |
11_03_SAmbrogio_1943 Il moral bombing – cioè la strategia della “guerra psicologica” di minare il morale dei civili e quindi il sostegno ai propri governanti – è stato largamente adottato da entrambe le parti durante la 2a G.M., sempre applicato alla distruzione delle città, del loro tessuto economico e sociale eanche del loro patrimonio culturale, fossero Coventry, Amburgo, Berlino, Dresda o Hiroshima.La campagna di bombardamenti aerei lanciata dagli Allea... | |
11_04_Piazzale_Loreto Una piazza semicentrale di Milano1 è da oltre settant’anni un luogo simbolico molto forte – e | |
11_05_Calamandrei_x_DGalimberti Il 4 dicembre 1952 era l’ottavo anniversario della morte di Duccio Galimberti, eroe della Resistenza, comandante partigiano prima nel Cuneese, poi del Piemonte, Medaglia d’Oro al valor militare.Piero Calamandrei (1889-1956) – avvocato fiorentino, docente universitario, uno dei maggiori giuristi italiani della sua epoca, nonché tra i fondatori del Partito d’azione e “padre” della Costituzione repubblicana – colse l’occasione per scrivere q... | |
12_01_1916_Dublin Vero “mito fondatore” della repubblica d’Irlanda,Easter Rising,la ‘rivolta di Pa-squa’, scoppiò a Dublino il 24 aprile 1916, il Lunedì santo, e durò sei giorni. Fu decisa dalla Fratellanza repubblicana irlandese, l’organizzazione segreta dei “feniani”,1 e dal suo comitato militare. Alla nascita nel 1912 degliUlster Volunteers (la milizia dei volontari protestanti unioni-sti) era infatti subito seguita quella degl... | |
12_02_Yeats_Easter_1916 Forse Yeats non avrebbe scritto | |
12_03_African_Indip Così come fu rapida la “corsa all’Africa” dell’ultimo quarto del XIX s., così gli europei abbandonarono le colonie africane abbastanza all’improvviso dopo la | |
12_04_IndianMuslim_1909 Oggi oltre mezzo miliardo di musulmani sono concentrati nell’area indiana, politicamente suddivisa in Repubblica dell’India, Sri Lanka, Pakistan e Bangladesh. Al di fuori di questi ultimi due paesi, praticamente mono-confessionali – cioè quasi totalmente islamici –, nel grande universo indù le minoranze islamiche, sebbene come di consueto frazionate in sette, sono consistenti (il 14,2% della popolazione indiana, 2011) e in leggera ma costante ... | |
12_05_Railways Diversamente da altri territori ex coloniali, l’India possiede un’infrastruttura ferroviaria di grande valore e ruolo socio-economico, la quarta al mondo per dimensioni e per volume di merci trasportate (dopo USA, Cina, e Russia) e la prima per passeggeri (oltre 9 miliardi all’anno, 2017), una rete su cui si muovono giornalmente 19.000 treni. | |
12_06_IND_PK_1947 L’indipendenza indiana, già matura prima della 2a G.M., ne venne affrettata. Ma il comples-so ingranaggio politico-amministrativo creato dagli inglesi in quasi un secolo di dominio di-retto sull’India aveva modificato in profondità la vita pubblica e aggravato le fratture. Il terri-torio risultava diviso a macchia di leopardo traBritish India,stati c.d. “nativi” o “principe-schi” (autonomi in forme e misure diverse), stati indipend... | |
13_01_ottomani_1863-1920 Quella che nel XVI era stata la più grande potenza del mondo fu “colonizzata”, umiliata e smembrata dai dominatori stranieri in meno di un secolo. Dopo di allora l’ampio spazio politico a cavallo tra Europa, Asia e Africa, che per sei secoli fu governato dai sultani (poi anche califfi) Osmanli, è finito nel limbo del “mondo in via di sviluppo”. Una sua rinascita è del tutto improbabile, sebbene la pesante eredità ottomana sia stata riv... | |
13_02_riv_turca Mentre il nuovo governo bolscevico rivelava i testi di tutti i trattati segreti ritrovati nella cancelleria zarista, Francia e Gran Bretagna si apprestarono alla spartizione dell’impero ottomano proprio secondo gli accordi segreti Sykes-Picot. Lo feceromanu militari nei due anni tra l’armistizio (Mudros, 30 ottobre 1918) e il trattato di Sèvres (10 agosto 1920), con la complicità di un sultano particolarmente debole, in un paese diviso in tre zone di occupazione: ita... | |
13_03_GR_Parigi_1919 Come l’Italia, anche la Grecia tardò molto a entrare nella 1a G.M. per speculare su maggiori | |
13_05_Malraux Uno dei più celebri romanzi europei sulla Cina rivoluzionaria | |
13_07_Snow
La “rivoluzione” cinese, dalla rivolta di Wuchan nel 1911 alla nascita della Repubblica popolare nel 1949, attirò grande interesse e simpatia negli Stati Uniti, forse anche come riflesso del severo e discriminante divieto d’immigrazione rimasto a lungo in vigore negli USA.1 Lo stesso Sun Yat-sen, il “padre” della Cina moderna, fu mo... | |
13_09_Langues Il più “europeo” dei paesi dell’Africa sub-sahariana è anche quello che ha registrato la più drammatica separazione tra i gruppi umani, conseguenza di una gestione coloniale e violenta in un territorio particolarmente ricco di risorse minerarie e di potenzialità agricole, una storia che – anche dopo la fine dell’apartheid, nel 1994 – continua a condizionare lo sviluppo e la vita quotidiana del Sudafrica. ... | |
14_01_UNSC_veto
In settant’anni di attività del Consiglio di sicurezza, il potere di veto è stato usato 249 volte dai cinque membri permanenti (al giugno 2018), per bloccare 205 risoluzioni (in una quarantina di casi il veto è stato utilizzato congiuntamente da due o più membri). Alla Conferenza di Dumbarton Oaks (agosto-ottobre 1944), che gettò le basi della nascita d... | |
14_02_Iron_Curtain
«Una cortina di ferro contro il bolscevismo» Per tutta la seconda metà del Novecento, l'espressione cortina di ferro è stata usata per indicare il confine politico e militare che separava rigidamente le “due Europe”, quella occidentale sotto l’ombrello americano e quella “comunista” legata all’Unione Sovietica, una divisione che si era delineata sin dalla Conferenza di Jal... | |
14_13_Terrore in Indonesia Akmed Sukarno (1901-1970) è stato il primo presidente della Repubblica indonesiana, nata da una lunga lotta anticoloniale in gran parte nonviolenta. Eroe dell’indipendenza nazionale, era ancora molto popolare dopo un ventennio al potere, nonostante la deriva populista del suo regime – che battezzò “Democrazia Guidata” – e l’incongruo mix ideologico di nazionalismo, religione e socialismo. Gli o... |