Laura Conti, nata a Udine il 31 marzo 1921, ha intrecciato nella sua vita una molteplicità d'impegni e interessi, dal campo scientifico a quello pedagogico, a quello ambientalista, diventando presenza e voce autorevole nelle battaglie civili e culturali nei decenni dal dopoguerra fino alla scomparsa avvenuta a Milano il 25 maggio 1993.
In anni in cui la questione ambientale era considerata secondaria, fu tra i primi ad introdurre in Italia riflessioni sullo sviluppo-zero, sulla limitatezza delle risorse, sul nesso tra sviluppo industriale e distruzione della natura. Il suo libro "Che cos'è l'ecologia" divenne la base di formazione del nascente ambientalismo italiano.
Il Fondo è costituito dalla biblioteca (circa 6.000 volumi) e dall'archivio (60 buste) che costituisce il nucleo iniziale del Centro di storia dell'ambiente costituito dalla Fondazione Micheletti di Brescia.
I libri, attualmente ordinati per sezioni, raccolgono testi di una ricca biblioteca specializzata sull'economia, sulla scienza, sull'ecologia e sui relativi argomenti d'approfondimento: energia, genetica, biologia, etologia, antropologia, medicina, psicologia, etc. Numerose sono anche le testate dei periodici conservate nel fondo: in particolare riviste di scienza, medicina e ambiente.
Nell'archivio è invece conservata la documentazione prodotta o raccolta da Laura Conti: corrispondenza, scritti, materiali di lavoro, testi relativi all'attività politica e a pubblicazioni, rassegna stampa, etc.
Si segnalano le buste contenenti il carteggio "Seveso-Icmesa", della seconda metà degli anni Settanta, che raccolgono la documentazione relativa all'incidente verificatosi nello stabilimento e al conseguente disastro ambientale verificatosi.